Leggo, fotografo, traffico sul web, sono appassionato di fari, guido una Moto Guzzi, sogno le Azzorre. Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.

Classe 1973, ho vissuto per trent’anni a Foggia, la città degli studi e degli affetti che ha conservato ben poche tracce delle sue antiche origini… E pensare che fu una delle città predilette dall’imperatore Federico II di Svevia, il quale vi fece costruire intorno al 1223 un palazzo che le cronache del tempo descrivono il luogo “in cui si davano convegno ogni sorta di piacevolezze. I cori variavano e l’animo era allietato dalle purpuree vesti dei cantori. Alcuni di essi venivano fatti cavalieri, altri ornati con segni di dignità particolare. Tutta la giornata trascorreva festosa nel fervore dei tornei e, avvicinandosi il tramonto, le torce fiammeggianti mutavano la notte in giorno”… Cosa rimane, oggi, di quel palazzo? Pochissimo: soltanto un arco e un iscrizione celebrativa della sua costruzione!
Ma sicuramente ciò che rende speciale questa terra è la varietà dei colori, delle atmosfere, dei paesaggi: il Tavoliere che circonda la città, le cime del Subappennino ed le coste del Gargano che circondano la pianura.

Anno 2004, si parte. Per lavoro decido di trasferirmi (un sogno che si realizza!) a Roma, ed il passaggio da una piccola città di provincia alla capitale è impressionante. Gente che corre travolta dal quotidiano, spazi e tempi enormi, insomma uno stile di vita completamente nuovo. E infatti, dopo qualche mese mi ritrovo a vivere a Fiano Romano, piccolo centro nella valle del Tevere, dove rimango per tre anni: tra le anse del fiume e le colline verdi dell’appennino, il paesaggio è uno spaccato medievale di piccoli centri, antichi borghi, torri e castelli. E Fiano, che fu ducato degli Orsini, degli Sforza, dei Ludovisi, degli Ottoboni, conserva ancora uno stile di vita a misura d’uomo, senza il logorio del traffico, a due passi da una metropoli.

E siamo al 2008, altra opportunità di lavoro (questa volta in tutt’altro settore) e nuova città: Bologna. Direi che, per ora, ho raggiunto la dimensione ideale…

Curriculum

Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Foggia, ho maturato una significativa esperienza nel settore ambientale, con particolare riferimento alla gestione delle aree naturali protette ed alla progettazione comunitaria.
Sono stato responsabile della gestione dell’Area marina protetta delle Isole Tremiti e coordinatore dell’Ufficio progetti presso la Direzione nazionale di Legambiente, l’associazione ambientalista più diffusa in Italia.

Attualmente, lavoro nel settore previdenziale e mi occupo di accertamenti relativi alla regolarità contributiva delle aziende.

Il mio curriculum aggiornato è visibile su LinkedIn.

Interessi

Una mia grande passione è la fotografia: ecco la mia attrezzatura e gli album dei miei viaggi, e non solo.

Era il 1987 quando ho ricevuto in regalo il mio primo computer, il mitico Commodore 64. Fu un colpo di fulmine che dura ancora oggi. Mi affascinano le nuove tecnologie legate al web: la mia generazione è stata probabilmente l’ultima (o la prima) che ha vissuto questo passaggio epocale… Internet, blog, chat o reti sociali, tutto per superare i propri confini oppure, più semplicemente, a dire “Io ci sono!”.
Mi diverto a realizzare siti web: ecco il mio personale portfolio dei progetti realizzati.

Ancora, il mio desiderio: vivere in un faro, come guardiano. Ho creato e gestito per diversi anni il sito farodihan.it, una sorta di approdo nella rete per gli amanti delle sentinelle del mare. Ora, una sezione di questo sito è dedicata proprio ai fari.

E poi Legambiente, l’associazione di cui sono attivista. In tempi in cui la politica ed i partiti sono spesso lontani dalla vita di tutti i giorni, penso che l’associazionismo, e l’associazionismo ambientalista in particolare, possa rappresentare un’occasione di riscoperta della cittadinanza attiva, dell’impegno civile, della condivisione e dello scambio di idee, progetti, iniziative. E la storia di Legambiente è legata a grandi valori condivisi e condivisibili, come il desiderio di un mondo diverso, la scelta pacifista e nonviolenta, i valori di democrazia e libertà, solidarietà, giustizia e coesione sociale, modernità fondata sugli interessi generali, a cominciare appunto dall’ambiente. In altre parole, pensare globalmente e agire localmente.

Infine, sono un guzzista. Si tratta una tipologia di motociclista molto particolare: un po’ fuori dal tempo, non segue le mode, ma apprezza il fascino unico di un bicilindrico a V trasversale. Con il piacere sincero di condividere questa passione con altri possessori di Moto Guzzi: ogni volta che osserviamo la nostra moto o ascoltiamo i battiti del motore, ringraziamo il giorno in cui Carlo Guzzi e Giorgio Parodi decisero di aprire una fabbrica di moto a Mandello del Lario (qui la mia Guzzipedia).